Dopo la pausa estiva, tre nuovi titoli online in streaming e downloading a partire dal 10 settembre.
Oltre al già annunciato Snails in the Rain, produzione franco-israeliana diretta da Yariv Mozer, arrivano il dostojevskiano Nuits blanches sur la jetée del Maestro Paul Vecchiali, in concorso allo scorso festival di Locarno, dove è stato premiato dalla critica, e che vanta la partecipazione ad importanti festival internazionali come quelli di Sao Paulo, San Pietroburgo e Pesaro e Stand, film francese a firma di Jonathan Taieb, programmato in un anno a più di 50 festival (in Italia la prima è stata al Torino TGLFF) e venduto per la distribuzione in diversi paesi.
Qui di seguito, in dettaglio, le informazioni sui due film che non erano ancora stati annunciati:
NUITS BLANCHES SUR LA JETEE, PAUL VECCHIALI
Ispirato a Le notti bianche di Fëdor Dostoevskij. Un nottambulo passeggia ogni sera sul molo della città dove sta trascorrendo un anno sabbatico. Qui incontra una giovane donna che sta aspettando l’amore della sua vita. I due trascorrono insieme quattro notti, tanto reali quanto immaginate, parlando della vita. Lui si innamora di lei, ma l’amato atteso dalla donna alla fine arriva…Con Astrid Adverbe e Pascal Cervo.
Paul Vecchiali (Ajaccio, Corsica, 1930) rielabora il cinema francese degli anni ‘30 attraverso la sperimentazione linguistica e un punto di vista autobiografico. Tra i suoi film più noti, tutti a basso budget, Corps a coeur (1979), Rosa la rose (1985), Encore (1988), con il quale affronta il tema dell’AIDS legato all’omosessualità, e Wonder Boy – De Sueur et de sang (1994).
STAND, JONATHAN TAIEB
Delitto e senso di colpa. Vlad e Anton sono una coppia gay molto affiatata. Mentre si trovano in auto sbagliano accidentalmente strada e, per caso, assistono alla morte di un ragazzo per mano di una banda di omofobi. Da quel momento in poi per Anton la ricerca dei colpevoli diventa una fissazione quasi patologica. Vlad, al contrario, cerca di farlo desistere dalle indagini: su di lui pesano la paura e la consapevolezza di vivere una condizione scomoda e pericolosa in un Paese in cui l’omosessualità è bandita. Nonostante il pericolo i due si mettono sulle tracce degli assassini… Con conseguenze drammatiche. Un film, dal sapore dostoevskijano, sull’intolleranza che vige in Russia e su quanto quel clima infame aizzi le angosce dei singoli, una vera e propria guerra “interiore”. Diretto da un giovane regista francese che, in soli undici giorni e a low budget, ha effettuato le riprese segretamente in Ucraina mentre scoppiavano le prime rivolte.
Jonathan Taieb, nato nel 1986 in Francia, inizia la sua carriera in Provenza come operatore di ripresa e assistente alla regia e scenografo. Appena diciannovenne realizza il cortometraggio Vivre la bête, a cui fanno seguito Tu seras un clown, mon fils (2008) e Arthur, mon héros (2010). All’età di ventun anni si trasferisce a Parigi dove lavora al suo primo lungometraggio, Le Monde doit m’arriver? (2012), che riscuote un buon successo nel circuito dei festival ed esce nelle sale cinematografiche francesi nell’autunno 2013.